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Ristorazione e digitale: una strada obbligata

ristorazione collettiva digitale

Ristorazione e digitale: una strada obbligata

Le abitudini del consumo alimentare outdoor in Italia sono dichiaratamente evolute negli ultimi anni. Nascono nuovi campi di competizione verso cui i modelli di business stanno rapidamente evolvendo.
Per la ristorazione collettiva la sfida è doppia, dovendo coniugare l’efficienza dei processi con l’evoluzione della relazione con i clienti, sia in termini di offerta di prodotti e servizi, che di canali di comunicazione.
In tal senso il digitale assume una duplice veste: se da un lato amplia la gamma di opportunità di mercato, dall’altro espone ad una nuova concorrenza, espressa in termini di servizi da parte di diverse realtà (si pensi a JustEat, Deliveroo, Foodora, ecc.) che, occupando un vuoto nel processo di relazione con i clienti finali, orientano in modo sensibile i bisogni e le scelte del consumatore, modificando in tempi molto rapidi gli scenari di mercato e costringendo l’industria dei servizi di ristorazione ad una rincorsa a dir poco affannosa.

Innovare per competere: ma cosa?

Occorre, quindi, ripensare i propri modelli di business, ampliando e diversificando il valore dei servizi e dei prodotti offerti, anche attraverso l’introduzione di nuovi strumenti e tecnologie in grado di supportare questo processo.
Semplificando, per la ristorazione collettiva lo scenario prospetta tre principali traiettorie d’innovazione:

  • Ristorazione digitale
  • Responsabilità sociale
  • Esperienza di consumo

Di seguito, per ciascuna delle traiettorie, si offrono approfondimenti e possibili strumenti  d’innovazione, da considerare degli esempi, non esaustivi, ma capaci di far comprendere il valore intrinseco che la trasformazione digitale può apportare alle aziende del settore.

Ristorazione digitale

La ristorazione è fatta di processi e relazioni che coinvolgono materie prime/prodotti, macchinari e persone. È oggi, possibile evolvere la gestione di questi tre fattori, valorizzando le informazioni prodotte nelle fasi di produzione e vendita e includendo tutte le risorse umane impegnate in un processo di open innovation. È l’opportunità offerta da diverse soluzioni di smart management oggi presenti sul mercato.
FoodMeUp, ad esempio, consente di creare una vera e propria rete dinamica tra i propri punti vendita, con la generazione e la condivisione di nuove ricette inventate nella community, il calcolo automatico di ingredienti, margini e profitti, la gestione degli stock e l’automazione degli ordini di prodotti per proiezioni di consumo.
Sempre dalla Francia si propone Tiller, rivoluzionario sistema di gestione della cassa. Macchine intelligenti possono automatizzare le fasi di preparazione, spostando il fabbisogno di competenze verso figure con capacità creative e relazionali, in grado di incidere maggiormente sul valore finale dei prodotti e dei servizi offerti.

Responsabilità sociale

La social responsibility ha, ormai, assunto un ruolo di primo piano nella valutazione delle performance aziendali. Ancor di più per il settore gastronomico e della ristorazione, nel quale la qualità alimentare e la sostenibilità ambientale hanno un impatto diretto sulla stessa identità aziendale.  
Esistono moderne e consolidate soluzioni, come Foodchain, che consentono la certificazione della filiera produttiva degli alimenti somministrati, con un notevole impatto sia sul rafforzamento dei processi qualitativi di fornitura, sia sulla sostenibilità degli ecosistemi agroalimentari e, di conseguenza, sulla qualità percepita in chiave di brand reputation.
Simili tecnologie è possibile adottarle anche nella fase di gestione dei rifiuti derivanti dal processo produttivo e dall’erogazione dei servizi.
Ciò, peraltro, può anche essere visto in una chiave di innovazione di processo e di differenziazione di prodotto, attraverso l’adozione di soluzioni, come Winnow, per il trattamento e compostaggio dei rifiuti nell’ottica di una loro valorizzazione economica.

Esperienza di consumo

Crescono le tipologie di abitudini alimentari e aumenta la complessità dell’offerta. Il pasto è bisogno di convivialità, rapidità, benessere, relazione umana. I luoghi del ristoro devono riscrivere la propria missione, il concept degli spazi, il rapporto con il cliente e con i clienti.
EazEat è un CRM evoluto che consente la prenotazione tramite app dei tavoli e del menù e il pagamento on line, anche tramite formule di dilazione in abbonamento mensile. Consente di aumentare i profitti e riduce i tempi di occupazione per tavolo. Promuove una community con i clienti per rilevazione bisogni e permette di personalizzare il servizio con diete e programmi individuali.
A queste funzioni NeverEatAlone aggiunge la possibilità di generare un social network tra i clienti, permettendo a colleghi con uguali abitudini e interessi di conoscersi e “farsi compagnia” nel pasto, organizzare le prenotazioni e calendarizzarle, i menù e tanto altro.
Foodles ha realizzato un angolo frigo intelligente e IOT presso il quale i dipendenti possono con il badge aziendale, prelevare bibite calde e fredde, semifreddi e altro, con caricamento diretto sul profilo aziendale e possibilità di integrarsi con le politiche salariali e premiali dell’azienda legate ai benefit.
I servizi al cliente possono ulteriormente estendersi a quasi tutto il segmento del food. Ad esempio, è possibile integrare la vendita di prodotti alimentari ai propri clienti, con possibilità di consegna della spesa in ufficio o ritiro presso punto vendita.

Come attivare l’innovazione?

Industria 4.0 è lo strumento ideale per promuovere la trasformazione digitale nella ristorazione collettiva. Strumenti e macchinari digitali possono godere di incentivi fiscali mentre lo sviluppo ad hoc di software aziendale evoluto può accedere ai vantaggi del Credito d’Imposta.
Occorre però non dimenticare che al centro dei processi d’innovazione è fondamentale porre le persone. Dipendenti, collaboratori e rete di partner devono compiere passi coerenti e integrati di crescita nelle competenze individuali, di gruppo e di sistema. Da questo punto di vista una grande opportunità è costituita dai fondi interprofessionali, vero salvadanaio per la formazione.
Si comprende come l’innovazione debba passare da una strategia in grado di inquadrare tutti gli aspetti del cambiamento in una matrice organica e basata su un crono-programma temporale e finanziario sostenibile.
Per questo è importante che le aziende imparino a considerare il processo d’innovazione un percorso complesso che necessita di nuove figure dedicate, capaci di governare e coordinare attori e processi del cambiamento, sollevando l’imprenditore da un gravoso compito operativo e specialistico, assicurandogli, invece, di concentrare la propria attenzione sulle funzioni d’indirizzo strategico, proprie del management aziendale.
 
Se l’innovazione è l’unica via percorribile per consolidare la tua azienda, il percorso da fare è tanto più semplice quanto più fatto insieme ai giusti compagni di viaggio. Se sei interessato ad approfondire gli argomenti qui trattati prova tranquillamente a contattarmi. Potrai ricevere ulteriori informazioni e materiali utili per aprire anche la tua organizzazione ad una dimensione digitale.
 

Ristorazione e digitale: una strada obbligata

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