Marketing & Communication

Come sfruttare i contenuti per il personal branding

Personal Branding

Content is King. Era il gennaio del 1996 quando Mr. Microsoft, Bill Gates, scrisse un articolo in cui evidenziava l’importanza dei contenuti nell’era di internet. “Content is where I expect much of the real money will be made on the Internet, just as it was in broadcasting.” Sono passati circa 20 anni e non è cambiato molto. I contenuti, soprattutto quelli di qualità, fanno la differenza in rete e, indubbiamente, permettono di distinguersi. Ma non sempre la connessione è immediata, spesso basta un colpo di fortuna (indovinare il giusto hashtag, catturare la giusta immagine, filmare la giusta scena), in molti casi, invece, conta saper fare personal branding. Una sola cosa è certa: i social media possono creare opportunità che mai avresti potuto immaginare di avere.

Nella mia esperienza spesso mi è stato chiesto quanto conti effettivamente esser presente sui social media. La mia risposta è stata (ed è) sempre la stessa: “Se non sei sul web, nessuno sa che esisti”. Le persone cercano informazioni sul web. Solo su Google vengono effettuate oltre 3,3 miliardi di ricerche al giorno. Se – ad esempio – vogliono informarsi sul tuo conto per capire se sei un professionista affidabile o meno, accedono a Google, inseriscono “Nome e Cognome” e scorrono le pagine per vedere i risultati. Se non trovano niente, per loro non esisti. Depennato.

Cosa fare dunque? Partiamo dal presupposto che ognuno di noi rappresenta un brand, la propria startup, la You Inc. (Vi consiglio di leggere “Teniamoci in contatto  di Reid Hoffman, co-fondatore di LinkedIn). Non c’è un unico modo per fare personal branding, l’importante è essere se stessi e comunicare contenuti di qualità in modo che tutto sia: trasparente, chiaro, costante e aggiornato. Ricordati: il web traccia tutto. Ciò che scrivi, lì resta.

Questa volta ti propongo 3 fantastici tool online di content curation che potranno aiutarti nel costruire una buona reputazione online.

Medium. Nato nel 2012 da un’idea di Evan Williams, co-creatore di Twitter, Medium è una piattaforma social ibrida ricca di contenuti validi e interessanti (prevalentemente in lingua inglese). Ibrida perchè si tratta di una piattaforma di blogging (come WordPress o Blogger) su cui pubblicare storie e post e, allo stesso tempo, un social network perchè permette di aggregare storie, seguire altri utenti e interagire sui loro contenuti. È molto semplice da utilizzare: crei un account, imposti le categorie che vuoi seguire in modo da esser aggiornato esclusivamente sui contenuti che ritieni interessanti, aggiorni il profilo per essere facilmente riconoscibile e.. basta. Adesso puoi iniziare a scrivere contenuti, seguire altri utenti, aggregare storie e commentare post. Avrai sempre una selezione di contenuti più interessanti e un aggiornamento sulle Top stories costante via app o email. È perfetto per “qualificarsi” come scrittore, ottimo per reperire news dal mondo.

Slideshare. Piattaforma inglobata nel 2012 da LinkedIn, consente di condividere presentazioni e documenti. Niente di più semplice. Rappresenta un ottimo strumento per raccogliere (e render pubbliche) presentazioni. Quante volte a conclusione di un intervento o di un workshop ti è capitato di ricevere domande del tipo: “Dove posso trovare le slide?” oppure “Condividerà la presentazione?”. Bene, Slideshare è il modo migliore per accontentare queste richieste. In più, essendo integrato con LinkedIn (la creazione dell’account può avvenire tramite Linkedin. Se non hai LinkedIn è invece ora di farlo!), è un ottimo strumento per aumentare l’engagement dei follower. Infine, non bisogna sottovalutare la funzionalità intrinseca della piattaforma: Slideshare, grazie alle oltre 9 milioni di presentazioni e contributi di esperti è vera e propria “biblioteca online”.

Flipboard. Si tratta di una rivista social progettata principalmente per dispositivi mobili, che consente di aggregare contenuti di interesse. In altre parole è un lettore di feed che, grazie a un’interfaccia grafica molto intuitiva, permette di creare un magazine personalizzato sulla base dei tuoi interessi. Come funziona? Ogni qualvolta che leggi un articolo e lo trovi interessante, non devi far altro che condividerlo sulla tua rivista. In tal modo avrai una raccolta di contenuti inerenti il tuo ambito di azione e di competenza facilmente raccontabile mediante la rivista. Flipboard rappresenterà, dunque, uno strumento per comunicare i tuoi interessi professionali. Ricorda: i contenuti selezionati dal web sono espressione di te stesso e verranno sempre associati alla tua persona.

Medium, Slideshare e Flipboard sono solo alcuni degli infiniti tool per fare personal branding. Non affannarti a trovare il tool perfetto in grado di migliorare la tua reputazione online. Investi quel tempo investilo per definire bene gli obiettivi (cosa vuoi veramente dal web?).

Qui trovate i miei account Medium, Slideshare e Flipboard

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