Marketing & Communication

Un giorno nel Google Digital Garage. Non è solo l’Azienda dei Sogni, ma anche una Digital School

google digital garage

Esiste un posto sulla via principale di Manchester (a proposito di Manchester qui puoi trovare l’esperienza al CIPD, il più grande evento HR del Regno Unito) dove tutti sono benvenuti. Da persone che sperano di trovare lavoro, cambiare carriera o ottenere una promozione, a studenti, aziende e associazioni, o anche a coloro che non hanno mai usato un computer. Un luogo dove ognuno può liberamente entrare e trovarsi faccia a faccia con un coach digitale di Google: è il Google Digital Garage.
In questo meraviglioso posto completamente gratuito (e senza trappole!) un team di ragazzi è disponibile per favorire l’apprendimento delle competenze digitali attraverso brevi corsi (da mezz’ora a due ore) per imparare a muovere i primi passi online, per la creazione della propria attività, per l’apprendimento del linguaggio coding, per l’aumento delle abilità di marketing digitale e altro ancora.

Google Digital Garage: formazione ed innovazione

Digital Garage di Google è un progetto lanciato nel 2015 per consentire a chiunque di apprendere i fondamenti delle competenze digitali, offrendo l’opportunità di investire nella propria formazione, qualità essenziale oggi per la vita personale e professionale di ognuno, indipendentemente da età, studio o attività lavorativa.
Durante il nostro percorso di aggiornamento professionale nel Regno Unito, abbiamo deciso di vedere più da vicino questa singolare realtà (non ci vengono in mente strutture di Google simili in Italia) e di dedicare una tappa alla visita ed alla frequenza di un corso presso questo #DigitalGarage: Writing for Social Media.
Una sessione molto interessante – interattiva e pratica – con un focus sul tone of voice da utilizzare sui social media per far emergere al meglio i tratti distintivi del proprio brand, indipendentemente dal fatto che esso sia un marchio, un prodotto o un servizio.

Cosa abbiamo imparato dal corso Writing for social media di Google Digital Garage


Il primo tip che ha sollecitato la nostra riflessione è stato:

Se il contenuto è per tutti, allora non è contenuto per nessuno”.

Cosa significa questo? Che prima di esporsi online è bene porsi alcune domande:

  • Quali sono i valori del marchio/prodotto/servizio?
  • Qual è l’utente al quale mi sto rivolgendo?
  • Qual è il tone of voice che voglio utilizzare (informale, formale, ecc.)?
  • Quali sono le parole (da scegliere con cura) che efficacemente descrivono il mio marchio/prodotto/servizio?

Ecco quindi spiegata la forte affermazione anticipata: non è possibile improvvisare un contenuto e credere che questo sia adatto a tutti, neanche quando parliamo di cioccolata (patrimonio dell’umanità universale) :).

Cosa è bene ricordare quando si comunica nel business?

Grazie al corso di Google Digital Garage abbiamo imparato che quando si comunica nel business è bene ricordare che i social media non riguardano noi personalmente, ma gli utenti, le “personas” in target. Ed è per questo che vanno create delle linee guida condivise (in contesti più allargati viene definito “codice etico” o “social media policy”) in cui specificare quali parole possono essere utilizzate – perché rappresentative del brand – e quali no.
Si dovrebbe anche ricordare che gli utenti leggono sempre solo la prima metà delle frasi, quindi lo sforzo maggiore consiste da una parte nell’esprimere il concetto più importante all’inizio e, dall’altra, rendere il contenuto il più accattivante possibile per gli utenti che scorrono con sempre minore attenzione i loro feed social.
Nella maggior parte dei casi la soluzione vincente è “less is more”. Ma riuscire ad essere sintetici e contemporaneamente efficaci richiede tempo e allenamento. Qualsiasi parola, come anche il ritmo e l’uso del linguaggio, influenza la percezione dell’utente, motivo per il quale è necessaria un’ulteriore cura nell’evidenziare i vantaggi e le funzionalità di un determinato marchio/prodotto/servizio, puntando a far emergere l’unicità non solo dicendo “cosa” si fa, ma anche perché.

Un altro punto chiave è stato il suggerimento di firmare sempre con il proprio nome la risposta ad un reclamo che avviene sulla nostra pagina social business. Assumersi la responsabilità dei propri errori è essenziale. Non solo perché il cliente così sa a chi sta parlando, ma anche in quanto tale “umanizzazione dell’errore” rappresenta un’opportunità per dimostrare ai futuri clienti – che leggono le recensioni o navigano incuriositi sulla pagina – un atto di fiducia e di responsabilità allo stesso tempo.
E infine, “last but not least”, assicurarsi sempre che ciò che si pubblica online abbia senso grammaticale e non includa errori di battitura (o orrori)! Ci sono strumenti, come ad esempio “Grammarly”, in grado di ricontrollare tutto prima di postare (ricordiamoci sempre, come piace dire a noi, che “Verba volant, screenshot manent!).
Questi sono solo alcuni dei tips appresi e approfonditi durante il corso. Potrebbero sembrare cose risapute o scontate per alcuni più esperti in strategie di marketing, o la panacea per chi si affaccia alla scrittura sui social media.

Perché Google Digital Garage è davvero un posto speciale?

Appassionati o meno di digitale, non si possono non osservare alcune cose sul Google Digital Garage:

  • si tratta di uno straordinario e innovativo progetto di employer branding, brand awareness e corporate social responsability;
  • la generosità, la gratuità e i sorrisi fanno molto più rumore e generano molto più ingaggio rispetto ad una patinata e impeccabile strategia di marketing;
  • l’azienda si impegna concretamente per lo sviluppo delle persone (e non solo le sue – questo è davvero un tratto distintivo). Non parole, teorie o claim per pochi, ma fatti, contenuti pratici e suggerimenti utili da subito per tutti;
  • i tutor appassionati, semplici, coinvolgenti ed efficaci in aula, fanno la differenza e sono il miglior biglietto da visita per la customer experience.

Il Digital Garage non è un luogo speciale solo perché si chiama Google. Ma perché, sia che il tuo progetto professionale sia chiaro, sia che voglia apprendere nuove competenze o assecondare il long life learning (fortemente consigliato), qui troverai uno spazio – gratuito – con un team ed un brand come Google ad accoglierti e farti sentire uno di loro.
Un po’ come ci ha fatto sentire Aysha, la nostra docente che abbiamo veramente apprezzato e con la quale, anche visti i temi, un selfie a fine giornata è stato obbligatorio!
What else?
Articolo a cura di Valentina Marini e Giada Susca, founder del progetto #GalateoLinkedIn

Un giorno nel Google Digital Garage. Non è solo l’Azienda dei Sogni, ma anche una Digital School

Contatti

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