Corporate Innovation

Prima sperimenti. Poi fai innovazione

innovazione in azienda

Come fare innovazione in azienda? C’è bisogno di esplorazione, test, collaborazione. È un processo che cambia continuamente con il mondo che ci circonda.

Chi si cimenta in progetti di innovazione come me, vive due grandi complessità: spiegare il lavoro che fa e, al tempo stesso, farlo. Una cosa è certa: in entrambi i casi non si deve dar mai nulla per scontato. L’innovazione in azienda prende spesso una strada che non ti aspetti: può esser piacevole oppure tortuosa, ripida oppure… Estremamente ripida.
Nella maggior parte dei casi la condivisione di un’idea non si traduce necessariamente in un’opportunità e, ancora più spesso, quando l’iter di conversione di un’idea in un prototipo (prodotto, servizio, modello, progetto pilota) non è fluido, le ipotesi alla base di tutto, potrebbero presto essere già cambiate o non più percorribili.
È estremamente raro realizzare qualcosa di radicalmente nuovo senza attivare profondi cambiamenti e sacrificare alcuni investimenti o opportunità esistenti. Le possibilità che un’idea possa trasformarsi in un qualcosa di effettivo incontra numerosi ostacoli.


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Innovazione in azienda: alla base c’è la sperimentazione

Alla base dell’innovazione c’è la sperimentazione. Ce lo insegnano tutte le startup che, prima di andare sul mercato, lavorano a un PoC (Proof of Concept) una prima bozza di progetto ragionata e sviluppata; oppure si spingono oltre, realizzando un MVP (Minimum Viable Product), ossia la versione base di un prodotto con le funzionalità sufficienti per soddisfare le esigenze di una cerchia ristretta di utenti, i cosiddetti early adopters.
Lo sviluppo di un MVP è il primo vero banco di prova e gli early adopters possono, da quel momento in poi, essere giudici del tuo futuro, proprio come gli imperatori nell’antica Roma dinanzi alla scelta di risparmiare o meno la vita di un gladiatore. Possono, in sostanza, rappresentare la tua risorsa più preziosa in quanto contributori di valore nello sviluppo del prodotto oppure possono sancire la tua prematura fine perché rigettano la tua value proposition.

Perché ha senso dunque un MVP per l’innovazione in azienda?

L’MVP ha senso perché ti permette di sperimentare e implementare gradualmente funzionalità e accessori del tuo prodotto. In questo modo comprendi se la tua intuizione ha mercato e – al tempo stesso – se il mercato può offrirti altre opportunità.


Qui trovi un interessante punto di vista su MVP e PoC


La logica alla base di MVP non appartiene alle sole startup, ma sta diventando finalmente di dominio anche nelle corporate.
Sono stato coinvolto nella progettazione e nello sviluppo di due progetti di open innovation molto simili.
Due organizzazioni – non farò nomi – stanno lavorando al lancio di una scuola d’impresa dedicata a futuri imprenditori (la denominazione è differente, ma per semplicità la chiamerò scuola d’impresa). Tengo a precisare che entrambe le organizzazioni non hanno esperienza in percorsi formativi e mentoring per startupper.
Da una parte c’è l’organizzazione A che, prima del lancio, ha condotto studi per definire il target e le personas, ha coinvolto diversi esperti e alcuni profili in linea con esse e lavorato con loro per costruire insieme i pilastri della scuola d’impresa. Un approccio focalizzato sull’apprendimento e sulla collaborazione.
Dall’altra c’è l’organizzazione B che parte direttamente con un programma che include tutto, aprendosi a un target ampio e internazionale, focalizzando l’attenzione sulla commercializzazione piuttosto che la progettazione.

Secondo te chi delle due organizzazioni sposa in pieno la logica della sperimentazione? E con quale organizzazione sto continuando a sviluppare il progetto?

Questo è solo l’ultimo di tanti casi in cui si pensa di affrontare l’innovazione seguendo un approccio rigido, con la presunzione di adattare qualcosa di già esistente.
L’innovazione non va implementata a blocchi e non c’è una strada unica. Il più delle volte cambia e – come ben sai – trasformazione e innovazione non sono qualcosa che possiamo “incastrare” in una tabella di marcia.
C’è bisogno di esplorazione, test e iterazioni. È un processo che continuerà a cambiare, così come il mondo che ci circonda cambia continuamente. Rifiutare l’innovazione è sempre più facile che abbracciarla, per quasi tutte le organizzazioni in quasi tutte le circostanze. È anche potenzialmente letale.

Ho scritto altri articoli sul concetto di innovazione. Puoi trovarli qui:

 


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