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Kibitzer, il Made in Italy tra i portali di Social Learning

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Kibitzer, il Made in Italy tra i portali di Social Learning

Coniugare tecnologia e cultura per condividere conoscenza, valorizzando le dinamiche relazionali umane, è un utilizzo nobile del web. La nascita di una rete di contatti crea interazione, e da questa ne consegue una condivisione globale del sapere ed una velocizzazione del processo di divulgazione culturale. Questo è quello che accade nei portali di social learning.
Qualche tempo fa, mi è capitato di incrociare una piattaforma, nata da poco, ma che ha tutte le potenzialità per innovare. Si chiama Kibitzer ed è un portale di social learning unico nel suo genere.
L’unicità è data, non solo dalla rivoluzione nella formazione online, ma anche per il Made in Italy, anzi è più corretto dire Made in Sicily; la piattaforma nata dall’idea di un gruppo di amici, tra cui ingegneri informatici, programmatori web, web designer, è 100% siciliana (il mio amore sconfinato per la Sicilia e per i cannoli, non mi ha fatto essere di parte eh :)).
Il team è composto da Adriano Dell’Utri (amministratore unico), Emanuele Galletti, Giuseppe Seminatore (sviluppatori) e Simona Amico (legale), di età compresa tra i trenta e i trentasette anni e tutti nisseni di San Cataldo; con la propria creatività e competenza, hanno deciso di iniziare questa avventura.
Abbiamo incontrato Adriano che ci ha parlato della nascita e dell’evoluzione del progetto.

Kibitzer, il portale di social learning Made in Italy. La parola ad Adriano Dell’Utri

Q. Ciao Adriano, è un piacere averti ospite qui su Spremute Digitali. Racconta, come nasce l’idea di Kibitzer?

A. Ciao e grazie! L’idea nasce nel 2016. Parlando di nuove frontiere della comunicazione, ci siamo chiesti se nell’era della Sharing Economy fosse possibile creare un social network che potesse rendere più facile e veloce la condivisione di qualsiasi conoscenza, abolendo così le distanze geografiche, consentendo la creazione di una community in grado di instaurare un legame forte tra gli utenti.
Un servizio improntato sulla socialità, sul vantaggio economico, sull’efficienza, sulla comodità e soprattutto sulle opportunità di lavoro.
Q. Perché il nome Kibitzer?
A. Il nome “Kibitzer” è stato fortemente voluto per sottolineare ancora di più il principio che sta alla base dell’intero progetto. Kibitzer non significa altro che “ficcanaso”, “curioso”, e la scelta del nome è stata coerente con l’obiettivo che ci proponiamo di raggiungere: rendere più facile, immediata, chiara e trasparente la voglia di scoprire e di conoscere il mondo della cultura, attraverso l’utilizzo della tecnologia.
Sono bastate poche battute tra noi amici per rimanere affascinati e coinvolti da questa idea. In seguito abbiamo pianificato ogni particolare di questo ambizioso progetto, fino alla realizzazione del Portale di Social Learning, Kibitzer appunto, con l’intento di offrire dei servizi per chi già è nel business della formazione online.
Gli utenti della community sono in continuo contatto tra di loro, di conseguenza si relazionano tra la domanda e l’offerta. Tutto ciò grazie ad un’agenda personalizzata, attraverso la quale si pianificano le lezioni, e si rendono visibili nel motore di ricerca i contenuti multimediali, dove gli utenti hanno la possibilità di aderire alla lezione. Inoltre, una video-chat integrata, permette di concludere il percorso di formazione con il collegamento in real time per lo streaming della lezione stessa.

Q. Cosa significa far parte della Community di questo nuovo portale?

A. Entrare nella community di Kibitzer significa affidarsi a chi offre uno strumento nuovo, che si sposa perfettamente con le proposte di e-learning che offre il web.
Una vetrina, un profilo personale, un’agenda personalizzata, il mydesktop, la messaggistica istantanea, la condivisione dello schermo, la possibilità di creare un’organizzazione, dei meeting, dei webinar, un servizio di pagamento sicuro con Paypal. Un mondo di servizi integrati, uno spazio per le proposte didattiche e formative atto ad organizzare, pianificare e semplificare le attività di aggiornamento professionali.

Q. Qual è il vostro principale obiettivo?

A. Raggiungere un audience globale per promuovere l’evoluzione dell’apprendimento, l’apertura e la trasparenza dei contenuti e della loro trasmissione; offrire agli utenti una reciproca e ampia libertà di condivisione dei contenuti, al fine di divulgare ogni forma di cultura e di contatto diretto grazie all’innovativo sistema peer to peer e alla tecnologia Web RTC.
Insomma, raggiungere un risultato ottimale che coniuga perfettamente la trasmissione del sapere, la condivisione della conoscenza e la progettualità tecnologicamente avanzata.

Q. Il sito è già attivo? Possiamo già imparare e condividere cultura con Kibitzer?

A. Sì, e chiunque volesse, può già trovarci online su www.kibitzer.it o sulle nostre pagine Facebook ed Instagram.
Q. Per concludere: ogni azienda, ogni compagnia ha uno slogan, un motto: il vostro?
A. Semplice: “Apprendi. Insegna. Condividi.
 


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